E’ ancora presto per il tramonto

Legati da un filo
di sintesi, tal quale le nostre ali
avevamo un difetto di fabbrica
in membrane vigili e curiose
-non occhi di vernice-
e sporgente dal petto quel pugno di pelle
che diveniva irrequieta risacca
ad ogni minima intenzione di vento.
L’audacia di Icaro
benedì due sorrisi di sfida
facemmo seta della catena,
divincolarci fu il gioco dell’attimo.
Puntavi il sole con buffa prua di plastica
l’altro apice, abbagliato di raggi
mi proteggeva oltre le piume.

In tanti piccoli flauti, all’unisono
…la libertà.

Ricordo il calore
come dell’acme di cui si ha timore
ricordo l’attesa
della rugiada sospesa
lo sguardo fisso al cenno
appena dopo l’orizzonte
tu che soffi “E’ ancora presto per il tramonto,
Amore.”

Ritornare rinascita

La valigia del ritorno
pesa lo stesso
di come ricorda Partenza.
Abiti impolverati
incastonati nel profumo di bucato
frusciano del perchè non li abbia indossati.
Non sono stata denunciata
nè mi è stato precluso l’altare;
calpestando…
respirando le vene del paese,
nell’incessante sfregamento
sono rinata essenziale.
L’indulgenza, lei è rimasta solo nello sguardo
con cui mi affaccio nell’armadio
e sfioro spalle di stoffa
finalmente antenata.

Coro

Note
nella geometria priva di gravità
emergono da ali anteposte
sfogliate nel canto angelico.
Volteggiano
lungo radici di architettura
si cardinano in aura
secondo il dettato delle guglie.
Si accende col cielo
la culla di pietra.

Arrivederci

Rabbocco di passi i crinali del pellegrinaggio
tallone. ..alluce
culla e tomba dell’orma.
Non conosce fretta
l’aria che mi decompone il respiro
annuso il rituale della terra
che prega il suo battesimo.
Pioggia
conciami di quel peccato puro
mentre strido tra scie di ulivi,
diluisci l’idea
che il sangue ha dell’assenza
così da lenirne il lamento
per non aver trovato
le vene di chi amo, in cui scorrere.

In auto

A bagno nelle nuvole i miei piedi leggeri
bianca sottana di pizzo alzata fino alle ginocchia
quel che basta per accudire di risate il prossimo tramonto.

A domani

Appende sbadigli sul ciglio della vallata
Quel tramonto indistinguibile dallo ieri.
Non conto l’assenza
in modalità asetticamente quantitativa
ma nel tempo che impiega a far chinare il collo a una docile fila di tramonti
e bearmi del giusto nome dell’incantesimo chiamato Domani.

Mitologia

Cercano
una qualche forma di vita sullo specchio lacustre,
le stelle chiedono
una marea complice.
L’isola
drappeggiata in clorofilla
sospira in cielo
la ricerca d’un compimento.
Alone astrale protrae pregiate dita
fin nella rena, l’uomo e la donna
affiorano dall’umiltà mano nella mano
come Astro e Luna, memoria
per il cielo che imparò la perfezione
contando dieci dita come culla della condivisione.

Dalla Rocca (Assisi)

Intermittenza d’aura
solletica le spalle
mi scrivi sulle labbra
una manciata di versi
tingendo le dita nell’inchiostro di lucciole.
Dai cespugli in cui albergano
si diffonde una brezza di stupore
ali minute chiedono spazio tra le foglie
a contemplare il cortometraggio di cielo
riflesso sui nostri occhi.

Sul cuscino

Sfregano lacrime le tue guance
una rotta imbizzarrita
dai miei capelli alle rughe di espressione.
Arrossisci d’impeto e di pudore
con quell’umore di un solo atomo
in delicato appoggio sulla rima
non poetica, ma anatomica.
Solletichi il recinto
in cui è arroccata Bellezza e la servitù dei canoni imposti
sdrucciola un piede e franano litanie
con cui mi infliggevo convinzioni
dogmi scordati persino dal passato
ora pesanti quanto una manciata di mosche.
Sei di quel bello uscito dall’intarsio
di un alchimista che sfoglia le mie favole
delicatamente oniriche nel panorama di felci
-capelli a squadrare il cuscino-
dense e vibranti come un uovo crudo
che nel tuffo
ipnotizza l’acqua.

Scrivo su ciò che trovo

Diabolico sollievo
il percepire l’anima così leggera
quando appagata ricompone lo scrittoio
e posa quiete su utensili
in uso agli uomini per creare arte.
La scena del delitto non concede dubbi
a quel tramonto d’incandescenza
e all’alba innaturale,
fogli ed organi
a pulsare nella cavea
come orchestra che ti salva la vita.