Con la Luna (ti aspetto)

Riuscirò
ancora non so
a mettere il punto dopo la “o”
a non mozzarmi le labbra
di interrogativi, che basta appenderci
ricordi, per farli innocue sagome.
Sapevo
di firmare un patto con l’effimera
luna, che bascula in essenza
e reitera il suo divenire.
Sporta da un ponte
ero forse io chimera, per lei
irraggiungibile di felicità.
Non so chi per prima chiese
di ricordare l’altra
non so se fossi io
o la sua proiezione in me, a pensare.
Ricordo
l’inquietudine che attraccò
ricordo ogni minuta onda
dal singhiozzo farsi respiro.
Il dove
fu un cielo
fu la carne di un uomo.