Er nasone

Qualche istante ancora
per vivere con la tua pelle
dove c’è musica, in quel lontano
che basta ad alzarmi le labbra
perdonare la rincorsa
del mio vestito verso la tua camicia
planare i polsi sulla sinfonia
d’una fontana complice
sussurrarti fin dentro agli occhi
due lettere e ancora tre
intervallate dalla sospensione del tutto
eccetto della voglia di condurci
a favore del volo
che porta in grembo l’oltre.

Chiamami con il tuo nome (cit.)

Amore…
dalle parole contate come infinite
poichè ancora da inventare
calciate dalla trascuratezza
nel camminar la vita
accadono nel destino del tassello gemello
e disquisiscono d’anime affini
nel tempo d’impilarsi
a edificare l’Eden.