Non ne esco, stavolta.
Perlomeno non viva.
Il DJ lì in alto
sckretcha sul pallottoliere
che ho finito le possibilità.
Mi appiglio
all’idea
di implodere in te.
O magari ibernarmi
nelle tue ossa,
provvisorio sarcofago.
Se però bari
e mi porti nel cuore
sarai tu a soccombere,
vittima
di un maldestro
esperimento
di criogenetica.
L’unica via di fuga?
Chiedere all’Architetto
una piccola
variante del prossimo progetto,
nascere senza
quel magma pulsante
nel petto.