Le rose di Sirte

A Sirte le rose non sanno il colore
a Sirte nascono rosse, iniettate di vene
come diventa lo sguardo quando fissa il dolore.
Nella fuga le rose sgualciscono la strada
balbettano i boccioli al buio di un pertugio
che la bestia annusa e trova e lecca con violenza
di saliva nera è fatta la rugiada.
Le vere spine sono quelle che rimbalzano il corpo
allo stillicidio di essere un possesso
lo stelo piega l’arma ma non il capo
e incrosta di un sorriso la sua morte.