Sopravviverti

Generazioni
disposte nella storia come
su una scala a pioli,
dalla cima mi affaccio e ti proteggo
il capo con lo sguardo.
Non voglio incontrare
il tacco di quella signora
che illude con l’abito di gala,
non è ancora ora per sentire
il cuore crepitare come un nodo
di legno che si pretende slacciare.
Abbasso le ciglia
chiudo il mento sul petto
la falce ansima, bramosa
di intagliarmi l’anima.
Un randagio basta a sovvertire
ogni legge, schiaccia il pulsante
ribalta la scala,
i tuoi occhi lucenti
di messi
sono semi ingoiati da un lampo nel buio.
Qui ed ora
il solo gesto sensato
è far confluire usanze, ricordi
condivisioni
nell’ampolla del sopravviverti.