In un minuto e mezzo

DIECI.
Il numero minimo in dita per salire sulla nostra giostra.
VENTI.
Quanti piccoli rami servono per innestarci l’uno nella vita dell’altra.
TRENTA.
Sono le ancore sufficienti all’approdo nel tuo mondo, nei giorni di bonaccia,
QUARANTA
ne servono per fronteggiare le iperboli della tua essenza.
CINQUANTA
i battiti che sfuggono al cuore, segugi di un tuo segnale
SESSANTA
tasselli del domino che capitolano al passare delle lancette
SETTANTA
gli strati di nuvole sotto di noi
OTTANTA
l’età in cui smetterla di prenderci sul serio
NOVANTA
come i secondi di vantaggio che la paura ha concesso al sogno.