La tua sostanza

Scendo nel cielo a passi umili
profumati di un prato che aspetta le mie stagioni bambine.
Scendo ma traspiro
nel soffio che sorridi sotto la mia gonna
i piedi messi a vezzo e sono nuvola, a galla sulla tua sostanza.
Scendo ancora
nel verde di placate acque stendo i petali
un abbandono alle tue braccia
nel farmi ninfea, a galla sulla tua sostanza.
Giù… nulla è più fondo del sogno
quando non tocco il pavimento.
Dove…
sei…?
Annuso pareti incestuose di caldo
in cerca di come guardavi l’amore.
Ho vertigini lungo i polsi, in circolo
la malattia di un precipizio.
Respiro, digrado
a galla sulla tua sostanza.