Ancora sete

Dai polsi
mi inizi al mare, quando si fa abbandono
tra le ore di settembre. I miei occhi
sgravano la nebbia, quella piccola intemperia
che ti fa assaggiare le mattine di autunno,
che stacca il profumo dalla carta da parati
e lo incolla alle dita.
Vibriamo, di rimbalzo a ogni nota
inventata scartata succhiata
… ma la camera ha ancora sete. Allora
saltiamo di occhio in occhio per ogni cima del piacere
piangiamo, e dalla pelle dissaliamo.