La voce delle cose (Ora che sei per me)

Questa attitudine a indugiare i passi
a sbollire, tra le ore, ogni frenesia
c’è da un po’ e se ne sta seduta
-a calice le sue mani
mesce il mio sentire-.
Ora che sei per me
le cose hanno la voce che mi piace ascoltare
mi rovescio finchè smetto di essere pelle, callosa pelle
e sgrano le ossa in nervi.
Solo allora sono percezione
e sorrido perchè il tuo whisky ha freddo senza labbra sul bicchiere
la mia sciarpa strepita se il sapone non è il tuo profumo
e le lanterne di carta esibiscono pallide scuse
per non riuscire a folgorare tutto il mare.

Su quel riflesso stacco e torno a te, che prendi la voce delle cose e ne fai mondo.