Pezzo di carne

Ho pure le ossa
quel carapace che se lo avessi ascoltato
t’avrebbe narrato le mie cartilagini.
Sbattuta invece
sulle assi della tua noncuranza
dissanguavo in echi di aceto
frollata, sotto le onde
degli inganni che vestivi.

Sciolto, in labbra e maschere
al midollo non sei arrivato
lo tiene bene in succhio la mia vita
e ci imbecca grano e mani gentili,
sotto al sole -in bocciolo-
d’ogni mio pertugio.