La prossima mossa

Non so giocare a scacchi
se non con le tue dita.
Circuiscono avorio
bianco
nero
nella rapidità di un’alba
scaraventata in bocca alla mezzanotte.

Destrutturato il corpo
in coriandoli di piacere
si imbarca di tremore
il sudario con cui mi plachi, turgido già nell’implorare
la tua prossima mossa.