L’anima smagliata (a Rossana)

Privilegio
scrutare la stoffa degli umani
da un’anima smagliata come la mia,
con quella penombra che filtra e non sai
se è l’occhio curioso del fuori
o gli ultimi fuochi di questo mio amore
per cui la cenere è il prossimo rifugio.
Addomestico i sensi dispersi
tra geometrie di seta e cotone,
nel saliscendi di cruna
il tempo tatua confini.
Sempre
e ancora sempre
firmo un punto di sutura
all’altezza del cuore,
quel fastidio più spesso
che sia da memoria e insegnamento
per quei vivi che rinnegano il primitivo ingranaggio.