Quel prima chiamato bacio

No. Prima un bacio
che contempli tutte le destinazioni
mappate sulla pelle
pretese dagli organi
urlate dai sensi.
Un bacio che ti sollevi le labbra
a mostrare i denti golosi di sorrisi
con cui non mi stanco mai di imboccarti.
Un bacio che deglutisca
l’impervio rotolato dalle rughe
solo l’impervio, bada
sai che la linfa raccontata
mi intenerisce la piega dello sguardo.
Ora, ora è plausibile iniziarti alla danza.
Rapisci un battito al cuore
forgia risonanza tutt’attorno
e accarezza il mio plettro
poco al di sopra delle corde vocali.