Del gioire

Attraccano le mie radici
ad un porto fatto di stoffa
sono un uomo in sospeso,
cucito solo coi sensi.
Gitani gli occhi
nella sinuosità del cielo
il respiro si fa danza
quando intravedo i tuoi contorni.
Hai i crinali in fiore
la stagione amica ha soffiato
calde sementi sul ghiaccio
e quel pugno di case
pulsanti di risa
è il tuo cuore abitato dal sole.
Strappo erbe selvatiche
sei spezia sulla lingua
piccante dalle tempie
fino al mio rincorrerti.