La zuppa del silenzio

Quando la mia lingua si scotta
con la zuppa del silenzio
mi rovescio gli occhi nella carne
a capire dove siano finiti i miei passi

sotto i piedi degli altri
persi da suole bucate
o a dare la forma a scarpe nuove
scomode
costose
da tenere al buio a memoria di un vezzo.

Arriva il punto in cui mi perdo
consapevole di non essere mai partita
con le scarpe da comprare
ascisse e ordinate da tracciare

cose minime
per cercare il dolore.