In mano la tua foto

Veglio
scricchiolii di vento
tra ghiacci e alberi senza futuro.
L’acume di sensi scalda le ciglia
aspetto un inganno che salti sul letto.
Combatto le ossa e il loro midollo
che fino alle tempie mi risponde domande,
mi aggrappo al sangue e al suo respiro
ogni odore forte non va più in circolo.
Lenzuola! Spalle!
La mia casa è di foto che ti ritraggono
mai con la perfezione che conosco in te.
Bussano alla porta.
… non avere paura, sono le stelle
guardiane del tempo tra labbra e mani
che ora si accorcia
e sono da te.