Emersa

Cielo pulsato di luci
ecco il mio pavimento
ginocchia sul mento, lo osservavo così
covaccia di braccia per non impaurire.
Parlasti come fuoco soffiato
i lobi bevvero ere
e col progredire di cellule
mi ritrovai nei passi
i tuoi, a mettere al sicuro i miei
lambiti da due fiumi di stelle.