Disposta a te

Ti amo
affacciata all’alba delle ferite
quando scarnifichi il Bello che per me sei
e svilisci il cuore
in congrega d’ossa.

Ti amo
mentre vivo a convincermi
che le distanze sono anatomie
con cui assemblano ponti.

Ti amo e cado
-centellinata carne-
nella stanza più emarginata del paradosso.
Eccoti, scambiato di culla
col tuo passato.

Esiste il nonostante
perciò ti amo.