Carezza

Carezza, la lacrima
anche se ha sbagliato nel dosaggio salino
del “quanto basta”, scivola e brucia appena
sulle metafore a forma di schiaffo
solca una ruga del volto
segna una stimmate sul palmo della tua colpa.

carezza, il cuscino
preliminare dell’alcova
quando ci si guarda negli occhi,
già rintocca
di canzoni donate per cullarmi i sogni.

Carezza, la Natura
al di là delle stagioni
che hanno il dovere di accadere
senza risparmiarsi, dispettose e intransigenti.

Sui sassi
allineo passi
fino alla carezza di quella riva
per cui tu sei l’Altrove.