Sul molo

Il vento annaspa nel sale
a secchiate mi sferza gli arti.
S’ossida il mio abbraccio
svilisce in ingranaggio
nel liquido amniotico della tua assenza
rinasco, cumulo di membra.
Così me ne starò sul molo
finché soffierai la bonaccia
a plasmarmi i contorni, le ombre
i sensi.