Canto Primo – L’assenza

Eclisse di cuore
sull’imbrunire di giugno,
cuore di cristallo
che attraversa la plumbea tela.
Minuscolo, impenetrabile, senza meta apparente
è coccinella di alabastro.
Spoglio d’un sole stanco
l’orizzonte è lambito da spuma d’anima
che monta e svanisce in mille dimensioni
come il mio bisogno d’amore.
Baci inventati
si imprimono sulle onde
disarcionati alla prima brezza.
Petali sfogliati
su corolle solo immaginate.
Guarderò avanti
finché vita
tirerà i fili dell’innamorarsi.
Nuvole negli occhi
sormontano
i ricordi di una notte
mai appartenuta al Tempo.
Dammi la mano
incrina questo guscio di assenza,
d’azzurro e d’incanto
è vestita l’irrealtà.
Amorevole silenzio
ascolto, nel cercarti
tra le dita sapide
di una lacrima di luce.
Splendido tormento
l’idea di noi, semplicemente
schiarirà tra le pagine dell’Incompiuto.
Il sole c’illumina d’immenso
ma solo in sogno, condiviso
tempia a tempia
in quel dolce sentire.
E’ sera, non so da quanti giorni ormai.
Brucia la necessità
di riprendere il cammino
lungo la mia pelle di rosa.