Prego il Tempo

Mani giunte
cercano l’ascolto del Tempo che è dietro di te.
Tacciano gli attimi
si rifugino timorosi nelle sottane delle stagioni.
Nell’intorno di Noi scorra il Tutto
abbracciato dalla certezza di ciò che siamo.
Tra Noi sorga un sentiero di ciottoli da niente,
perché i piedi non siano traditi
ma assecondati nell’istinto.
Fuggano i grani dalla clessidra, diventino preghiera
nel legno che mi scivola tra le dita.
Zittisca il vento al cospetto dei respiri
le nubi si ricaccino in gola il temporale.
Labbra seminino fiori nelle rughe
io a te, tu a me
come se l’unico ricordo fosse il presente.
Come se ogni specie vivente, ogni emozione fosse già nata,
e l’universo aspetti
solo il mistero di un fremito nei nostri occhi.