Tra le stagioni

Vorrei tacessero le foglie
dal chiederti sulla pelle
e il cielo la piantasse
di appuntar lacrime alla finestra.
Ho preso a calci la risacca svogliata
perché rimarginasse
il cammino dei nostri mondi,
rotti cristalli di neve
perché non edificassero muraglie
ad abbracciare ricordi.
Dita indecise
tra il volere ed il riuscire
soffocano una margherita.
Gocciolano rivoli di colore
e sono presto vene
in corpo all’arcobaleno.
Abbagliate le tempie
delle mie intenzioni
dovrò aspettare il prossimo
passo falso tra le stagioni.
Per salirci e non pensarti più.