Cosa, come

Cosa farai
quando i contorni ti saranno vivi nei ricordi
e con le lacrime proverai a rinverdire
i fiori che avevo dentro.
Come farai
a non sgualcire le unghie per il the delle cinque
quando sarò il dolce
in ciò che abbiamo condiviso,
eppoi fastidio di labbra
per la tazzina sbeccata.
Cosa e come mi domando
mentre ti osservo cucire,
nell’altalenare dell’ago
dare forma al paradiso
che vorrei sopisse
l’inverno delle spalle.