Viaggi in me. La notte di S. Lorenzo.

Sei qui con me,
tra gli applausi delle mie ciglia
nei pori di queste pagine
che mi hai regalato
senza righe né quadri
perché non ostacolassero
i miei pensieri infiniti.
Vorrei che quel bacio
che hai chiamato affettuoso
fosse il tuo specchio
sul mio palmo
così da averti tra le mani
anche nel gesto
più banale.
Sono lì con te
tra le spire di liquirizia
che t’imprigionano il bicchiere,
sono il ghiaccio che
cauterizza il dolore.
Non so perché mi ostini
a consultare la cartina
quando la soluzione
alla solitudine
sarebbe mettere una mano
dopo l’altra
a calcolarmi la lunghezza delle vene.
E scoprire di essere
un labirinto così semplice
se all’inizio ci sono io.
Se alla fine ci sei tu.