Potpourri

Gli spalti e l’insinuarsi del mare
un cuneo turchese
ficcato tra i sedili dipinti di sole spento.
Errore di prospettiva.
E tu che prospettive hai
circa NOI? Da quale angolazione
osservi il concetto?
Errore di parallasse.
“Non pensare a me”
“Io ti penso sempre”
“Amore Mio”
colano sillabe dalle labbra
e collidono nel petto.
Particella di Dio.
Sulla guancia
hai una pennellata di giallo
un tatuaggio di polline.
E ridi perché quel pistillo
ha disegnato anche me.
Distrazione mendeliana.
A nulla valgono i tentativi
di stare lontani
di sfilacciare ricordi comuni
se la nostra pelle è un’unica stoffa
se la Natura cicatrizza le incomprensioni
con punti invisibili.
Genialità sartoriale.
Non me ne faccio nulla
dei chili di broccato
che hai regalato alla premiere danseuse
nemmeno ti ho chiesto
queste calze strappate
come l’ultima delle meretrici.
Ci basteremo
fino a quando mi terrai legata
con il filo dell’orizzonte
che sempre più spesso confondo
con la linea delle tue dita
nomadi.
O più semplicemente
finché la nostra tela
piacerà alle Parche.