Ti ho sognato.
Scoccava tra le lenzuola il sentore dell’alba
ridevi di un nocciola fulgido, simile a un frutto
il tuo viso, le mie mani a petalo
in quel tempo finalmente nostro eravamo dettagli
accadevamo scorrevamo come ripetizioni di poco conto
per le nuvole sopra di noi, ma tra di noi essenziali
due incavi che fanno mano e pugno
quando le ore svegliano
perché è tardi.