Una fiaba di speranza

Chissà se mi perdonerai
per le nuvole di miseria umana che ti ho buttato in viso
chissà se hai ancora il cuore calpestato
o hai cancellato i torti con un gesto di stelle.
Fluiscono domande e insieme al poco vento
ti confido una poesia che sparirebbe
se la appendessi nel tuo armadio indaco. Pochi versi
liberati quando inclinavo la tempia sul tuo sorriso
in un tempo non ancora per noi.

I fiori suonano di campane a festa
ma tu sei lontana come una fiaba di speranza.