42 ore dopo (a Eleonora)

Subito
cerchi nel buio il tuo respiro
per capire che sei viva

dopo un’ora
ti pisci addosso le lacrime della paura

tre ore dopo
pensi all’ostia sulla lingua
quando in quel giorno di camelie
iniziavi a credere in un dio.

Dopo dodici ore
il bianco degli occhi è l’unica luce che guardi
per non svenire

ventiquattro ore dopo
labbra risate e ossa non rispondono

trentasei ore sai che sono un giorno e mezzo
le hai contate sulle costole della morte

42 ore dopo
la terra trema e ti urla fuori

attaccata al seno della salvezza.