Il raccolto

Ci siamo raccolti
sotto mille intemperie
come gatti
che hanno smesso la conta di cicatrici
se più sul pelo o cuore.
Ogni volta, però più l’ultima
il respiro è stato un filo
su cui stendere la solitudine
-uno straccio segreto-
che lavi e mai smaglia.

Ci siamo raccolti una pezzo alla volta
sgrovigliati dalle lacrime
menati di urla
sbocciati occhi negli occhi.

E nel transito
di quando mi fai Amore
è bello saltellare
da un pianeta all’altro.