Chiaroscuro cuore

Non c’è luna stanotte
neppure la vedi se scansi le nuvole
perché è sotto al petto del cielo
e a tempo di un’altalena mi fa respirare
il gusto di uno spicchio di arancio
il profumo di spighe sulla sua falce.
Non c’è luna
stanotte il tempo detta che tu sia lontano
e per quei grammi di minuti in cui ci carezzammo
tutto diventa pegno, come avere una moneta buia sotto la lingua
scoprire che pure le lacrime hanno il sangue.

Vedere la luna in qualche mattina
mi fa ricordare che noi siamo possibili
e sappiamo stondare i chiaroscuri
in un cuore.
Sia fatta la sua involontarietà.