Di maggio

Per ogni maggio c’è una danza dei campi
che rivolta le zolle al benestare del cielo
dove la terra è colore primario
senso inesplorato, lì affondano gli steli
e lei si inarca
accesa ma vigile beve i semi
si rimpolpa di pioggia
nutre il vento in spore, capezzoli nitidi e spumosi.
Ogni maggio mi precludo al resto
danzo la terra nutro il vento
e ti aspetto
radice, corvina destrezza.