Esse-re

 

Smaglio la pelle
trapasso al tuo respiro
slabbro le labbra
per farti bagnare nel mio tetano
stessa sostanza del filo spinato che scrive sulle lacrime.
Nella spina dorsale hai martellato un ramo secco
sparsa terra sterile intorno
ma dall’isola che volevi ritagliare
sbafo in mille colori
e ti crepa la pietra rossa
per gli smerli dei miei petali
e ti crepita la schiena
sotto il peso del mio arcobaleno.