La notte di Assunta

Nel letto l’imene incensa
i profumi che rimandano all’amore
la sabbia rimasta sui piedi smagnetizza il suo argento
sulle mandorle spremute e godute tra i capelli.
Lampi, il cielo stordisce di fuochi
la finestra pullula luce come scagliata in un temporale estivo
e Assunta è già sotto l’arco
che separa la casa dal panorama
attonita per come il respiro del sesso possa essere così caldo.
I seni si vedono appena, scontorni alla penombra
e per un gioco artificiale ogni globulo lucente
sembra nascere da lei.
Assunta increspa la schiena
-sorride e ha i bividi, quando fa così-
poi tira indietro la testa
una stella goccia
e io scoloro tra i miei desideri.