Millenovecentonovantatre attimi di Veronica

Barcollo tra i marosi della droga
bevo respiro inghiotto per ostruire ogni poro
ogni orifizio, sennò c’entra
che sono disperato di te.
Due puttane coi tuoi capelli in testa si baciano sul letto
il diafano sui corpi mi tenta e terrorizza
vorrei leccarlo sputarglielo via col mio seme.
La troppa carne su questi visi mi acceca non riesco ad andare
rimango in poltrona, le zampe di mosca incrostate dall’alcool
le ali sbreccate dalle vertigini
sotto la tua figura muoio
tra le due figure sono finalmente zero.