Di figlio in padre

Ricalco sulla finestra
il vento della terraferma
corpuscoli di giochi che preannunciano papà.
Con lui sulla spiaggia inclino il sole
e nelle ombre siamo alti uguali
è tutto facile e possibile tra le sue mani forti.
Per un giorno voglio diventare il suo lavoro
capirlo quando guarda la mia camera
quando sceglie un giocattolo per il viaggio
quando chiude la porta e leggermente trema.
Piano, però! Voglio che quel giorno sia lontano
almeno come lui è più alto di me.
Ora ho voglia di pasta col sugo
mangiarla insieme a lui
e quando gli guardo il naso rosso
ridere di gusto perchè è il mio clown.