Da mano a mano

Nuvole si acquerellano di carne
trafitte da un’alba benevola al mio tempo.
Curve calcate di vermiglio
sono quelle che paragono ai tuoi palmi
rigonfi di doveri, croci per difesa
graffiti di vita mai seminati.
Accanto, l’appunto delle mie mani
schiuse nel latte della nascita
lisce ed estroflesse all’inchiostro
che più non riesci a deglutire.
Di cose assolute è piena l’aria
poche le certezze che puoi avere
come le ali di un gabbiano che passano di cirro in cirro, da mano a mano
giusto un accento che si posa e mi scrive
e tu slanci, traspiri il cuore
e nel riposo galleggi.