I perchè

Il sole avvampa
sulle ceste di frutti madidi di succo
i banchi del mercato sotto casa
sono affrescati da alberi in fiore.
Scendo le scale senza capelli
per accusare ogni rumore di non colpirmi abbastanza.
Invece
silenzio, nel contare le monete di resto
silenzio, nelle mingherline ali di una vespa
nelle buste incartapecorite come le mani che le chiudono.
Silenzio nei gomiti sbucciati di un cane,
nell’estremo riposo di un gatto sgualcito.
E io prendo nota di ogni dettaglio
dei perchè che lo alimentano
che lo proiettano nel mio universo
cucendo forze e leve.

Rumore, nella mia grazia.