All’angolo della notte

Cammina la notte
tra ore di folla che veste Roma di eterno
mi dà spallate e barcollo stracciona
di smog clacson bestemmie.
La vista è per i pinnacoli che solcano il cielo
noi che arrossiamo per gli stop delle auto
a noi ci annusano come tacchi trascinati nel bitume.
Non ci sono giudici nel guard rail nella segnaletica nelle dita
ma complici a occhi bassi
-al riparo dai crocefissi-
che si confessano in un seno di piume.