Può starci una
vita intera
tra le ciglia,
anche di più
se mi regali il tuo viaggio.
Sono come le nuvole,
rovesciano rabbia
fin nel cratere del petto,
si aprono sull’arcobaleno dell’iride
quando mi rendi felice.
Se mi abbracci
sono tasti di pianoforte
sfiorati dalla melodia
delle tue promesse.
Sono lampi
cangianti,
scagliati da sguardi dipinti di odio;
tela di ragno
se sono tua prigioniera.
Sono le insenature
del porto sicuro
ove alberga
il buono di noi.