Lezioni di piano

Percorro il mare
appena sopra la sua acqua
e la mente va diretta all’arsenale di ricordi.
C’è pericolo
ogni volta che mi ostino a far luce con scintille
…deflagherò di passione, lo so.

Un tarlo mi attraversa
non sei mai bestia feroce
ma quel fastidio che sa centellinarsi,
pugnala e si alimenta
si alimenta e pugnala.

Non mi piace il mare
non capisco come possa piacere
la sostanza di cui sei fatta,
come possa piacere agli altri
se tu per prima la denigri e rendi inospitale.

Oggi, pure
sono mare inospitale.
Sollevo a schiaffi di sale
la pelle di un pianoforte che era stato portato assieme ai sorrisi,
rendo sdrucciolo l’appoggiarmisi
di una bimba che sembra conoscermi ed amarmi a prescindere.

Quanti uomini hanno invertito
tasti, per suonare alchimie invece che fiabe,
quanti hanno disseminato gomene a impiccarmici i piedi.
Un quanti di cui ho perso le dita.

Non ci sarò,
all’accadere della prossima volta
non starò in me.
Guardate avanti
al mio panorama.