Il pianeta

Pangea
panthalassa
una sola zolla, che sia di terra o d’acqua.
Nasco così nel sottobosco d’aria
fino al primo gemito d’ossigeno
che artiglia e brucia la schiena.
Le rughe intorno agli occhi chiusi
stramano in crepe
e il piacere che mi dai è un coltello gentile
porziona pelle e umori a farmi pianeta.