Prosciugare attenzioni

Vite fa
ero scarabeo della sabbia
rotolavo cocci di conchiglie
spigoli di sassi, a relitto sul mare.
Legavo capelli
controsole traversavo dune, costruite dai capricci dei passanti.
Prosciugavo fastidi
e non c’erano spine, se non nell’anima dei pesci.

Deve essere rimasta una vibrissa
nella colonna vertebrale l’attitudine
a frugare
compattare
traslare.
Le attenzioni
intrise della tua noncuranza
le tendo ai margini del vento.

Profumo di bucato.

Nella trama prosciugata
resta il nervo del buono
da accartocciare in biglia.
Ninnolo vetroso e cangiante
che rotolo
fino al gioco col mio compagno di dita.