Il peccato non è più originale

Inginocchiata
su un travestimento di latte e broccato
una scheggia scampata all’epurazione
conficca gli arti nei miei.
Marcia l’espiazione, nei tendini
nella schiena accartocciata al suolo
le tempie annaspano fino all’isola di caglio
la fronte è in tempo per il terzo giorno.

Risorgo, ad un attimo dalla mela.