Mi disse papà

Fai un incidente
se non guardi almeno due automobili dopo il tuo naso
almeno per strada capita così
-mi disse papà-.

Negli occhi di una finestra
il tuffo è via e verità,
se arrampico la vita sui rami più vicini
avrò armadi zeppi di gogne e forconi
senza sapere del profumo di lavanda.

Se sguinzaglio la vita poco più in là
la vista avrà invece ferite le mani
per aprire cortecce e sdoganare il cielo da illazioni,
avrà piedi pesanti a portare un’ombra scheletrica
a forza di passeggiare nei recinti d’abitudine.
Nel dare corpo alla luce
sarà comunque un relitto, una crosta muffita nella madia
però salva e libera da resine.

Il coraggio abita solo il dopo.