Vaniglia

Sovrascrivo di vaniglia
l’architettura di pelle
tracciata sul mio volere.
Il piacere è il pennino che progetta brividi,
la dedizione nell’ergermi città
a te consacrata
è cura minuziosa dei dettagli
che immaginano colonnati e intarsi
sull’inarcarsi d’ogni osso che possiedo.
Abdica la corona di alloro
dalle tempie spaesate
che t’accarezzo di profumo esotico
mentre srotoli il respiro
a rivestirmi il decumano maestro.