Nel nome

Metto in soffitta gli occhi
per come, nel tuo nome, li ricamasti.
Azzurri, del tono che il vento veste quando mescola il cielo
azzurri come il mare
che disegna la sabbia e non puoi aggiungerci nulla
azzurri come l’apnea
quando ti immergi e vedi la limpidezza del silenzio.
Metto in soffitta gli occhi
copro il lucernaio
spengo il camino. Rimarrò in un angolo
finchè mi incontrerai su mille volti
e per mille volte non sarò io.

C’è un lenzuolo azzurro nel letto del mio nuovo amore.

Intorno a te

Intorno ai tuoi fianchi
cento e più monete
quando la notte ti viene a cercare
suonano il chiarore della neve

intorno alle braccia
annodi carezze di latte
stringi il fuoco
sulle ali che ti fanno Fenice

e danzi
nel gioco del vento sei ancora più bella
intorno a te sorrido
per farti svegliare in un sogno.

Che ragione hai

Foglia, che ragione hai
di stare al vento
se ti contorce ai suoi discorsi
e sei sospesa di parole.
C’era motivo di stare sul ramo
almeno in un punto avevi l’abbraccio
almeno la linfa.
La terra ti guarda
sorride e si apre il corpo

nulla di meglio cercava
che un cuore disposto a cambiare.