Sulle eliche del cielo

È un respiro
il viaggio sulle eliche del cielo,
un tramonto che scivola
tra l’autunno e il mare

Me ne accorgo appena
dietro la finestra dagli occhi velati
coi seni come due foglie rosse
appena cadute
dalla linfa delle tue labbra.

Passi caldi sulle spalle

Quanta tenacia
in quelle spine sul mare
piccole vele che mi pungono
di ombre e sale.
Avrei voluto occhi meno fragili ai pensieri
e passi caldi sulle spalle
ma il cielo stringe le labbra la bocca
e in un silenzio livido
posso solo scivolare via
concentrica
nel mio nucleo.

“Lei”

A orme ferme
sono arrivata al mare
il cipiglio di piccole onde
mi ha ansimato il cuore, quel poco
che serve a ogni crisalide
per sentire luce
e paura nel volo.
Il sale sferza la memoria
ma nulla è così feroce, per lacrime e carezze,
come il saperti a pochi gesti da me
lasciarmi libera
raccolta dal mare.

Di sbieco alla vita

È solo pelle
di una vernice diversa
quella che scricchiola, fa esitare il ramo
in una sospesa solitudine.
Dall’aria ad altro legno
è solo riccioli di cielo
quel moto curvilineo di scaldare l’azzurro
finire a sedere di sbieco alla vita
e a gambe conserte abbellirsi per la morte.